Il G20 e le 3 P: solo belle fotografie, tante parole e tè con i biscotti?
di Lara Minelli, 30/10/2021
Foto G20 a Roma, fonte ANSA
Le 3 P. Suona forte, un po’ lapidario, certamente curioso. C’è chi ci vede il titolo di un film in uscita, magari ad Halloween. Chi il lancio di un panettone che faccia concorrenza alle Tre Marie, siamo a Natale, potrebbe starci. Gli aziendali HR invece non hanno dubbi: è la famosa Teoria delle 3 P: Posizione, Prestazione, Potenziale, imprescindibile! Ben venga la libertà di pensiero e spazio alla creatività! Ma in questo caso le 3 P sono i punti (e che punti! Pesano più di un macigno e pungono, sempre per giocare con la P, più di un calabrone asiatico) del G20 di Roma.
People, Planet, Prosperity. Una bella botta tutta insieme. Rendiamo all’italiana. People, Persone. Certamente, ma anche Pandemia e Povertà. Planet, Pianeta, questo è facile. Prosperity: Prosperità, troppo letterale. Ricchezza, abbondanza, crescita, benessere, progresso, sviluppo, innovazione, persino fortuna. Troppe cose? Forse, ma tutte necessarie. Bella gatta da pelare per i 20 Big leader! E tutto in soli 2 giorni. Roba da matti! Eppure dietro le telecamere appaiono sereni. Belli sorridenti negli scatti in posa a stringersi le mani, mentre le ladies si danno appuntamento per il tè. Mancano i selfie e poi siamo a posto. Buon per loro! Speriamo che le tante belle parole (sempre P, che caso!), tra un biscotto e un sorso di tè, non rimangano “cantate per aria”.
5 milioni di morti per la pandemia non sono pochi. E il virus non vuole ancora andarsene, anzi (pensiamo alla Russia con più di 1.000 vittime al giorno). Poi ci sono i milioni di disoccupati, vecchi e nuovi, che hanno perso il lavoro o costretti a chiudere i battenti per il Covid-19. E i quasi 2 milioni in Italia i giovai senza occupazione (1.944.000 tra i 25 e i 34 anni). Per non parlare dei poveri, lì i milioni fioccano come la neve quasi alle porte. Nel 2020 si stima che il numero sia aumentato dagli 88 ai 115. E il Covid-19 ne sta aggiungendo qualche decina: 23 come minimo, probabilmente anche 35. Più che le 3 P, sembrano le tante M (M di milioni, si intende).
Il mondo sta cambiando e ormai non ha pietà: pensiamo alla Sicilia in questi giorni! La scienza: «Solo l’antipasto». Poi ci sono la CO2, le emissioni di gas e il surriscaldamento globale. I ghiacciai si sciolgono, i mari si alzano, i fiumi esondano (quante volte stiamo sentendo: «Una cosa simile qui non si era mai vista?»). Incendi, estinzione di specie, estati sempre più torride (Canada 2021: 49,5°) ed inverni sempre più caldi (Adnkronos: «Il 2020, l’anno più caldo mai registrato»). Meglio non continuare, sembrano scene da Apocapyse, potremmo anche aggiungerci il now. Almeno la ripresa economica (la terza P” si dice avviata sulla retta via, speriamo.
La strada da fare si preannuncia lunga e tortuosa. Non che da Roma (anche se città eterna e del Vaticano) ci si aspetti miracoli, ma segni di speranza, di impegno e buonsenso da parte dei Big leader sì. Allora potremo anche noi sorridere davanti alle belle foto di gruppo e ai loro tè con i biscotti.
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