Sarà bastata una telefonata per chiarire? L’ultimo colloquio tra Putin e Biden
Dagli attacchi ai complimenti
di Lara Minelli, luglio 2021, esercitazione per Executive Master RCS Academy
Foto Biden e Putin Instagram
L’americano: “Siamo pronti a difenderci”. Il russo: “Nessun criminale, non politicizzate!”.
“Siamo pronti a proteggere cittadini ed infrastrutture da attacchi informatici effettuati da criminali russi. Dovete agire e distruggere chi dal vostro Paese conduce cyberattacchi contro di noi”. Biden alza la voce contro il suo pari di Mosca. Una telefonata accesa tra i due presidenti sul tema tanto caldo negli ultimi mesi: quegli attacchi invisibili in Internet.
Dopo le sanzioni per l'hackeraggio SolarWinds e Kaseya e ad un mese dal faccia a faccia a Ginevra, Biden non risfodera la lista d’oro delle 16 infrastrutture off-limits, ma avverte: “Che la Russia intervenga sui cyber-attacchi”. Il Cremlino lato suo controbatte, sfatando le accuse: “non abbiamo ricevuto richieste in relazione all'attacco Kaseya, non vi sono prove della responsabilità del Cremlino. La maggior parte dei cyber attacchi ha origine negli Usa, non in Russia”.
Due verità che si scontrano, ma che si dicono pronte a dialogare “vista la portata e la serietà delle sfide nel campo della sicurezza informatica. Un'interazione Russia e Stati Uniti costante, professionale e non politicizzata” assicura il portavoce del Cremlino. Ecco che riappare la “linea-rossa” tra i due Paesi. Biden si ritiene ottimista e fiducioso, pronto in ogni caso ad intervenire.
Dagli avvertimenti ai complimenti: nella telefonata si congratulano l’un l’altro per l’ottimo lavoro e il risultato raggiunto nel summit Usa-Russia, dove l’Onu ha approvato l’estensione degli aiuti umanitari in Siria. Se potranno complimentarsi anche per l’accordo in materia cyber-security lo vedremo nelle prossime settimane. Intanto il percorso si preannuncia lungo e complesso.
Comments