È ufficiale: salta la fusione Mps-Unicredit
- LARA MINELLI
- 24 ott 2021
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 14 dic 2022
Nessun dettaglio, solo una certezza: entro fine anno Mps deve trovare 3 miliardi di euro
di Lara Minelli, 24/10/2021, esercitazione per Executive Master RCS Academy

Foto: Pexels
Ministero del Tesoro e Unicredit non ci stanno. Salta il negoziato più atteso che avrebbe dovuto salvare Mps e che da anni continua ad essere il grattacapo dei governi. Bruxelles è stato chiaro: entro il 2021 l’Istituto senese va privatizzato. A sedersi al tavolo con il governo solo Unicredit. Il 29 luglio parte il negoziato, ma dopo tre mesi la trattativa salta. La notizia arriva oggi pomeriggio, alla vigilia della riapertura dei mercati: tre righe secche di comunicato congiunto Tesoro-Unicredit che valgono quanto una bomba a mano:
«Nonostante l’impegno profuso da entrambe le parti, Unicredit e il Mef comunicano l’interruzione dei negoziati relativi alla potenziale acquisizione di un perimetro definito di banca Mps»
Nessun dettaglio o chiarimento che giustifichi la scelta. Resta solo una certezza: la banca senese dovrà trovare nuovi fondi per coprire un deficit che si aggira intorno ai 3 miliardi di euro o forse anche qualcosa di più. E ha i mesi contati: la scadenza ad oggi resta fine anno, salvo che il Tesoro non chieda più tempo all’Unione Europea e aiuto alla Bce.
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