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Perché è la guerra di Putin. E non della Russia

La prima pagina Novajà Gazeta di oggi. E il coraggioso discorso del suo caporedattore, Dmitrij Muratov

di Lara Minelli, 25/02/2022

Fonte: Novajà Gazeta


Perché è la guerra di Putin. E non della Russia. Questo è chiaro. È la follia di un uomo, l’ambizione di un tiranno (pare di altri tempi; titola oggi Liberation: «L’impensable»).


Prima le immagini delle folle russe nelle piazze a sfidare il despota: «Нет войне, net vojne, no alla guerra!». La prima pagina del Novajà Gazeta di stamattina titola, su uno sfondo totalmente nero a caratteri cubitali con i colori dei due popoli: «La Russia bombarda l’Ucraina». A sinistra il russo, a destra l’ucraino:

«La guerra è una follia. Gli ucraini non sono il nemico»

Ieri abbiamo visto uomini e donne scusarsi ̶ e vergognarsi ̶ di essere russi, o meglio di avere “quel” presidente.

Fonte: ANSA


E stamattina Dmitrij Muratov, premio Nobel per la pace e caporedattore del Novajà Gazeta (uno dei più autorevoli editoriali russi, famoso per il suo carattere indipendente e le inchieste che sfidano il potere) prendere posizione contro il potere, ancora una volta.


A seguire il discorso con traduzione:


«Мы сегодня рано все собрались в редакции. У нас горе. Наша страна по приказу президента Путина начала войну с Украиной. И некому остановить войну. Поэтому вместе с горем мы и я испытываем стыд. В руках главнокомандующий, как брелок от дорогой машины, крутит «ядерную кнопку». Следующий шаг — ядерный залп? Никак иначе не могу истолковать слова Владимира Путина про оружие возмездия.

Но этот номер «Новой газеты» мы выпустим на двух языках — украинском и русском.

Потому что мы не признаем Украину врагом, а украинский язык — языком врага. И никогда не признаем.

И последнее. Только антивоенное движение россиян может спасти жизнь на этой планете»


«Oggi ci siamo riuniti tutti presto in redazione. Siamo in lutto. Il nostro Paese per ordine del Presidente Putin ha iniziato una guerra con l'Ucraina. E non c’è nessuno per fermare la guerra. Insieme nel dolore io, noi proviamo vergogna. Nelle mani del “comandante in capo” un portachiavi di un'auto costosa: può girare il "pulsante nucleare". Sarà questa la prossima mossa? Non trovo altro modo per interpretare le parole di Putin sulle armi di ritorsione a sua disposizione.

Questo numero di Novajà Gazeta sarà in due lingue: ucraino e russo.

Perché noi non riconosciamo l'Ucraina come nemico e la lingua ucraina come la lingua del nemico. E non lo riconosceremo mai.

Concludo ricordando che è solo il movimento del popolo russo contro la guerra che può salvare la vita su questo pianeta»

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